Dai samosa al naan: tutto sulla cucina indiana
Quando si parla di cucina indiana è sempre bene fare una precisazione. In India e Pakistan sono presenti diversi gruppi religiosi. Tra questi spiccano gli induisti ed i musulmani. Questi ultimi mangiano la carne, ma non quella di maiale. Gli induisti, invece, in netta maggioranza vegetariani, non possono consumare carne bovina.
Se le popolazioni del Nord, dove le zone coltivate a grano sono vaste, preferiscono mangiare il pane (in tutte le sue varianti, naan in primis), al Sud il riso la fa da padrone grazie alla sua abbondanza.
Un cenno meritano, poi, le spezie, che caratterizzano i piatti tipici della cucina indiana, vegetariana e non.
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Vorreste organizzare una cena etnica con gli amici e proporre loro un menù indiano di tutto rispetto? Cominciate a tirar fuori carta e penna per prendere appunti!
Chapati
Il chapati è un pane indiano senza lievito. Viene realizzato con farina (di riso, integrale), acqua e sale. Si presenta sotto forma di focaccine e va consumato subito dopo la sua cottura – che avviene in padella - a meno che non sia possibile, in tal caso va avvolto subito in un canovaccio e tenuto al caldo.
La ricetta originale del chapati è veloce, così come in genere quella di tutte le pietanze indiane, ed è semplice non richiedendo particolari attrezzature. Tale pane può anche essere farcito per ottenere un delizioso chapati ripieno di formaggi e/o verdure.
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Naan
Anche la ricetta del naan ci regala un pane indiano la cui preparazione differisce, però, dalla precedente. La cottura tradizionale del naan avviene nei forni di argilla tipici indiani (in casa può essere cotto nelle comuni padelle, niente paura!).
Il naan esiste in differenti versioni che variano in base alle spezie ed agli aromi aggiunti: dai semi di cipolla al cumino. Viene utilizzato per accompagnare i pasti e può anche essere tagliato in due e riempito con ingredienti a scelta.
Samosa
Di carne, al tonno, vegetariani: la ricetta dei samosa ci regala dei fagottini abbondantemente ripieni di ingredienti vari. Tra gli antipasti della cucina indiana meritano un posto d’onore se non altro per la loro diffusione intorno all’Oceano Indiano (in Africa, in Turchia, in Grecia).
Cosa aspettarsi al primo morso? Un involucro di pasta di farina dalla forma generalmente triangolare – fritto o cotto al forno – contenente legumi, manzo o pollo, formaggio e numerose spezie.
Dahl
L’India è anche il paese delle zuppe, e la ricetta originale del dahl rientra tra queste. Si tratta di una pietanza a base di lenticchie e spezie, curcuma e zenzero, da gustare rigorosamente calda in umido o sotto forma di una purea densa.
Appartiene alle ricette vegetariane (e vegane) della cucina indiana e rappresenta una pietanza salutare adatta da gustare durante le stagioni più fredde. Le versioni del dahl indiano sono molteplici, a seconda del tipo di lenticchie e di ingredienti utilizzati in aggiunta, gli ortaggi fra tutti.
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Lassi
Bevanda fresca a base di yogurt, acqua e spezie quali cumino e peperoncino, il lassi indiano rappresenta una sorta di frullato dissetante ed allo stesso tempo piccante, consumato dagli indiani per trovare refrigerio.
E’ possibile arricchirlo con polpa di frutta per ottenere una sorta di smoothie dal sapore decisamente più gradevole al palato degli occidentali. Uno dei più apprezzati è il lassi al mango.
Pollo tandoori
Non possiamo non annoverare, tra le ricette indiane con il pollo, il chicken tandoori. Classico immortale di tale cucina, prevede una cottura piuttosto lenta ed una marinatura con yogurt e pasta di tandoori (alla quale si deve il caratteristico ed inconfondibile colore rosso) entrambe indispensabili per il successo della ricetta.
Tale pietanza deve il suo nome al tandoor, il particolare forno all’interno del quale viene tradizionalmente cotto.
Chutney
All’apparenza sembra una marmellata con pezzi di frutta, al primo assaggio, invece, una delle salse indiane agrodolci che fungono da accompagnamento per diverse pietanze.
Oltre la frutta, il chutney può contenere verdure, ma gli ingredienti imprescindibili sono lo zucchero e l’aceto. Può essere utilizzato insieme alla carne, ai formaggi ed alle verdure.
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