Prosecco: storia e caratteristiche

di RicetteDalMondo.it (aggiornata il 21-12-2018)

Tutto quello che vorreste sapere su uno dei vini italiani più amati ed esportati all'estero. Prosecco, origini e peculiarità.

Prosecco: storia e caratteristiche

Protagonista assoluto di aperitivi in compagnia, insuperabile accompagnamento per i nostri pasti ed ingrediente irrinunciabile di parecchi cocktail di successo, il Prosecco è apprezzato in tutto il mondo tanto da essere uno dei più esportati all'estero. Profumi fruttati e floreali caratterizzano il prosecco, vino bianco italiano - dal 2009 a Denominazione di Origine Controllata - prodotto nell'area collinare nei pressi di Conegliano Veneto. Vanto dell’enologia del Nord Est italiano, la nascita del Prosecco avviene nell'area collinare di Conegliano Valdobbiadene.

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Storia del vino Prosecco

Il termine Prosecco è presente, già nel 1754, nel libro “Il Roccolo Ditirambo” di Aureliano Acanti. Le sue origini, tuttavia, sarebbero ancora più antiche. Già nel ‘500 Pietro Bonomo, poeta e uomo di cultura triestino, ne parla in un’opera in riferimento a Livia, moglie dell’Imperatore Ottaviano Augusto, la quale giunse alla fine della sua vita in ottime condizioni di salute grazie ad un vino (il Puxinum Pucino) considerato quasi un elisir di bellezza, allora prodotto nella stessa zona del Prosecco. Quest’ultimo, però, raggiunge il suo attuale successo solo nel 1876, a seguito della fondazione della prima Scuola Enologica d’Italia. Il nome non deriva, come sarebbe lecito immaginare, dall'omonimo paese sito nei pressi di Trieste, bensì da un castello sito a qualche chilometro di distanza, ma vicino al mare, denominato Torre Prosecco. Con il tempo, tuttavia, la produzione del Prosecco si spostò e concentrò quasi esclusivamente lungo le colline venete, specie in provincia di Treviso.

Area di produzione del prosecco

Ad oggi i vitigni che danno vita al Prosecco sono siti in una zona ben delimitata che comprende alcuni territori del Veneto (per l’80%) ad eccezione delle province di Rovigo e Verona, e del Friuli Venezia Giulia (20%, tra le Dolomiti e il Mare Adriatico. È proprio dalla perfetta combinazione di aria, clima e suolo che nasce un vino unico quale il Prosecco è. L’uva con la quale si realizza è la Glera, a bacca bianca, che deve costituire almeno l’85% di quella utilizzata. 

Tipologie del prosecco

prosecco
Il Prosecco si presenta, alla vista, come un vino chiaro dal colore giallo paglierino. Il suo sapore è piuttosto fresco ed il suo profumo delicato. In alcuni casi è frizzante e caratterizzato da sentori di crosta di pane. 

Tre sono, essenzialmente, le tipologie di Prosecco: quello fermo, quello frizzante e lo spumante. La differenza tra il prosecco propriamente detto e lo spumante sta nel metodo di vinificazione: se lo spumante si ottiene seguendo quello classico, il prosecco segue il cosiddetto metodo Martinotti, che prevede una rifermentazione in autoclave, al chiuso, con l’induzione di zuccheri e lieviti. Il frizzante viene ancora oggi prodotto presso tutte le famiglie. Ha un colore paglierino, ed è caratterizzato da un aroma misto, fruttato e floreale. Il Prosecco Tranquillo è meno comune: è considerato un prodotto di nicchia ed è senza dubbio la versione meno conosciuta, una vera chicca che sa di frutta, mandorla e miele. Si realizza con l’uva matura. In quanto al prosecco propriamente detto, infine, tre sono le varianti esistenti in commercio: la brut, che tra le tre è la meno zuccherina; la Dry, secca e indicata per accompagnare i dolci; la Extra Dry, perfetta per l’aperitivo.

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Abbinamenti con il Prosecco 

stuzzichini e prosecco
Insuperabile nell'ambito degli aperitivi con gli amici, il Prosecco si sposa bene con i classici stuzzichini di pasta sfoglia, con i crostini e le bruschette. È ottimo come accompagnamento di pranzi e cene e si accosta in maniera ideale con il prosciutto e melone, con il fritto misto e con parecchie ricette a base di pesce. Il Prosecco va preferibilmente servito ad una temperatura di 6-8°C.

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