Non solo MasterChef: i vini di Joe Bastianich conquistano le tavole

di Marianna Pascarella (aggiornata il 31-07-2017)

Sia bianchi sia rossi, i vini Bastianich vengono dalle vigne friulane appartenenti alla famiglia del celebre giudice di MasterChef, per il quale il vino è quasi una religione. Scopriamole insieme

Non solo MasterChef: i vini di Joe Bastianich conquistano le tavole

Dopo 6 stagioni di MasterChef Italia e una di Celebrity MasterChef, Joe Bastianich è diventato così famoso anche qui in Italia che ci sembra di conoscerlo praticamente da sempre, un po’ come se fosse una sorta di zio d’America che periodicamente torna a trovarci a casa nostra.

Il suo “Vuoi che muoro” ha fatto la storia, così come le sue reazioni severissime alle performance culinarie dei concorrenti del talent di Sky, ma lo sapevate che, oltre a tantissimi ristoranti sparsi tra l’Italia e la Grande Mela, Joe Bastianich può vantare anche un’azienda vinicola e delle etichette che portano proprio il suo cognome?

Leggi anche  Antonia Kklugmann: ecco il giudice che sostituirà Carlo Cracco

 

I vini Bastianich nascono da un’inesausta passione per il vino tramandatasi di generazione in generazione e portano sulla tavola tutta la storia e la passione non solo della famiglia del severissimo giudice di MasterChef ma anche di un territorio intero grazie al loro gusto ricco e avvolgente.

Leggi anche  Le 6 regole da ricordare per abbinare il vino ai tuoi piatti

L’amore per il vino di Joe Bastianich

Già, perché l’amore di Joe Bastianich per il vino – a cui ha dedicato perfino un libro scritto a quattro mani con David Lynch, Vino Italiano: The Regional Wines Of Italy, e il titolo del suo spettacolo teatrale, Vino veritas, in cui si racconta sul palco con una chitarra e un bicchiere di vino tra le mani – nasce da lontano, quasi come un richiamo irresistibile che lo riporta indietro alle sue radici italiane.

Figlio di emigranti trasferitisi dall’Istria agli Stati Uniti, Joe è infatti cresciuto tra i tavoli dei ristoranti newyorkesi della mamma Lidia e del papà Felice, dove il vino tricolore è sempre stato un grande protagonista.

Una volta cresciuto, però, provò ad allontanarsi da queste sue origini un po’ ingombranti, ma la passione per il buon vino e la buona tavola erano così forti che gli fecero persino abbandonare una promettente carriera a Wall Street per ributtarlo prepotentemente e con grande successo nel mondo della ristorazione in chiave smart.

Un approccio vincente, che l’ha portato a diventare l’unico giudice di MasterChef a non essere effettivamente uno chef, sia nella versione italiana che in quella a stelle e strisce, e a dirigere con la stessa chiave imprenditoriale anche l’azienda vinicola di famiglia, aperta fin dal 1997 proprio sui Colli Orientali del Friuli, la terra in cui mamma Lidia era emigrata dall’Istria prima di trasferirsi definitivamente negli USA.

La cantina Bastianich

La tenuta della Bastianich Winery si tende per 35 ettari tra le colline di Gagliano, nei pressi di Cividale del Friuli e si avvale dell’aiuto di viticoltori locali esperti che hanno saputo dare quella giusta impronta tradizionale alla produzione. Il progetto di partenza? Realizzare vini di grande qualità che potessero gareggiare ad armi pari perfino con i più marchi più blasonati.Joe Bastianich e MasterChef

Le vigne in cui avviene la coltivazione vera e propria delle uve che danno vita ai vini Bastianich si trovano in due zone diverse ma entrambe comprese nell’area della DOC Colli Orientali: la prima, quella dei vini della linea cru, è compresa tra Buttrio e Premariacco, un’area piuttosto temperata in cui le uve possono godere anche del calore proveniente dal mare, la seconda, invece, dedicata ai vini monovarietali, è situata proprio sulle colline di Cividale, esposte all’influsso del vento di Bora, che elimina quell’umidità tanto dannosa per i vini.

I vini di Bastianich

I vini prodotti dalla Bastianich Winery sono sia bianchi che rossi e vanno dai vitigni autoctoni, come il Friuliano, la Ribolla Gialla, il Picolit e il Pignolo a quelli più internazionali, come Chardonnay,Sauvignon Blanc, Cabernet e Merlot.

L’etichetta più premiata è il Vespa Bianco, la primissima a vedere la luce: si tratta di un uvaggio di Sauvignon, Chardonnay e Picolit, da cui ne esce un vino di grande struttura, sfaccettato e predisposto all’invecchiamento. Lo stesso vale per il primo rosso di casa, il Vespa Rosso, un blend di Merlot, Refosco, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, un equilibrio tra potenza e eleganza.

Dai un Voto!
1 1 1 1 1
Media 5.00 (152 Voti)
Mostra i Commenti