Miele: 5 varietà per 5 gusti diversi

di Marianna Pascarella (aggiornata il 22-08-2018)

Dal miele di acacia al miele di tiglio, passando per quello di castagno. 5 varietà di miele per soddisfare ogni tipo di palato!

Miele: 5 varietà per 5 gusti diversi

Prodotto dalle api, il miele è un alimento dalle mille risorse. Ricco di proprietà – è energetico, facilmente digeribile, ad alto contenuto di vitamine, oligominerali e sostanze aventi potere antibiotico – ha un sapore che è simile allo zucchero, al quale viene spesso sostituito.

Del miele esistono molteplici tipi, che differiscono in quanto a composizione, ad aroma, a colore e a grado di cristallizzazione: ognuno di essi è contraddistinto da particolari qualità. Tutti si conservano per lungo tempo, ma è bene non andare troppo in là con il loro consumo onde evitare che le loro caratteristiche organolettiche vadano perdute.

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Tanti sono i fattori che determinano ogni varietà del miele: ognuna di esse dipende dalla zona di provenienza, dalla fonte dalla quale il nettare prelevato dalle api proviene e - per forza di cose - anche dalle variazioni metereologiche.

I vari tipi di miele possono essere utilizzati in cucina nelle più svariate ricette, dolci o salate che siano. Ognuno di essi, infatti, in base al suo retrogusto ed alle sue qualità, si presta ad alcuni impieghi più che ad altri. Ecco, di seguito, 5 tra i più comuni.

1. Miele di acacia

Il più conosciuto tra tutti i mieli è probabilmente quello di acacia, il cui utilizzo si perde nella notte dei tempi: greci e romani lo conoscevano già. L’alto contenuto di fruttosio e la scarsa tendenza a cristallizzare lo rendono uno dei più amati. Di colore molto chiaro, ha un odore floreale ed un sapore spiccatamente dolce. Viene notoriamente utilizzato come sostituto naturale di molti dolcificanti, zucchero compreso.

Il suo aroma vanigliato lo rende perfetto anche semplicemente spalmato su pane tostato e fette biscottate.Miele: 5 varietà - miele di acacia

2. Miele di sulla

Il miele di sulla, caratterizzato da una massa compatta di cristalli, è incolore o giallo quando si presenta fluido. Alla sua base c’è la sulla, una pianta appartenente alla famiglia delle leguminose tipica di alcune zone dell’Abruzzo, del Molise, di Sicilia e Calabria: è, difatti, un miele tutto italiano. A differenza di altre varietà, il suo sapore è delicato, poco dolce (specie se paragonato al miele di acacia) e con un sentore acidulo.

Si presta in maniera particolare alla preparazione dei torroni di frutta secca tipici del periodo natalizio.

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3. Miele di castagno

Proprio delle regioni mediterranee, il miele di castagno viene prodotto in Italia, Grecia, Francia, ovvero nelle zone nelle quali i boschi di castagni sono più diffusi. Rispetto alle altre varietà, il suo colore è abbastanza scuro ed il suo odore decisamente più spiccato. Ha un retrogusto che vira all’amarognolo e questo lo rende adatto a ricette sia dolci che salate, come quella del pollo al miele ad esempio.

Fonte di proteine, vitamine B e C e di sali minerali, il miele di castagno ha anche proprietà antinfiammatorie e anti-batteriche.Miele: 5 varietà - miele di castagno

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4. Miele di eucalipto

Ottimo per dolcificare il latte e gli infusi, per preparare ottime vinaigrette, per accompagnare i formaggi stagionati, le verdure saltate in padella e per completare lo yogurt magro, il miele di eucalipto ha un sapore mediamente dolce, ma intenso e pungente. Il suo profumo, invece, sa stranamente di brodo misto a funghi porcini e con un sentore di liquirizia. Ha un colore appena ambrato e la sua consistenza è piuttosto compatta.

Il miele di eucalipto è caratterizzato da proprietà terapeutiche, antisettiche, antivirali e antibatteriche.

5. Miele di tiglio

Dalla consistenza liquida, il colore poco ambrato ed un sapore intenso e fresco, l’odore del miele di tiglio ricorda la menta. Tra le sue proprietà vanta quella calmante. Per tale motivo viene utilizzato per curare stati di ansia e di insonnia.

In cucina, oltre che per dolcificare le tisane, si usa per zuccherare la frutta fresca (nelle macedonie) o cotta. Si abbina bene ad alcuni formaggi, in particolar modo al Parmigiano stagionato e al Castelmagno.

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