La storia della pizza: come nasce un capolavoro culinario

di Marianna Pascarella (aggiornata il 27-04-2017)

Tutto sulla storia della pizza: dalle origini mitiche alla diffusione della pizza all’estero, passando per la nascita della pizza marinara e della pizza margherita

La storia della pizza: come nasce un capolavoro culinario

Classica o al trancio, farcita o con poco condimento: c’è una pizza per tutti i gusti! Simbolo della bontà della cucina italiana, la pizza è una delle specialità tricolore che hanno riscosso più successo nel mondo. Ma quali sono le origini di questo capolavoro culinario? Scopriamo insieme qualcosa in più sulla storia della pizza.

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La “pizza” nel mito

La pizza ha addirittura un’origine mitica, legata agli dei dell’Olimpo e alla città di Napoli. Il mito racconta infatti che un giorno il dio del fuoco Vulcano, tornato a casa dalla sua fucina nelle viscere del Vesuvio con un grande appetito, chiese alla sua divina consorte Venere cosa gli avesse cucinato di buono.

La dea dell’amore, però, aveva passato la giornata a intrattenersi con uno dei suoi tanti amanti e si era completamente dimenticata di preparare da mangiare al marito. Costretta ad ingegnarsi, perciò, Venere prese un pezzetto di pasta per la focaccia, lo ridusse in un disco sottile, lo guarnì con latte di capra, erbe profumate e bacche succose e lo mise a cuocere su una pietra rovente appena uscita dalla bocca del Vesuvio.

In pochi attimi il pasto fu pronto e Vulcano ne fu talmente conquistato che chiese alla moglie di prepararglielo più spesso.Storia della pizza

Dalla focaccia alla pizza

Preparata fin dalla preistoria con farina d’orzo, di miglio o di segale, la focaccia aveva un ruolo importante nell’alimentazione degli antichi Egizi, ma anche dei Greci e dei Romani. E da queste focacce degli albori alla nascita della prima pizza il passo fu davvero breve.

Per secoli la pizza preparata a Napoli e nelle zone limitrofe non era altro che un disco schiacciato di pane cotto nel forno a legna e condito con aglio, strutto e sale grosso oppure con caciocavallo e basilico. Una delle ipotesi più probabili è che il termine “pizza” indicasse proprio la sua forma appiattita, derivando dalla parola latina pinsa, che significa appunto “schiacciata”.

La prima attestazione scritta del termine “pizza” risale infatti al Medioevo e più precisamente al 997. È di quest’anno infatti un contratto di affitto di un mulino presso Gaeta, che prevedeva come parte del canone annuale anche 24 pizze all’anno.

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L’arrivo del pomodoro

Il pomodoro arrivò in Europa solo nel Cinquecento, ma fino al Settecento venne considerato alla stregua di una pianta ornamentale. Nel XVIII secolo, però, il pomodoro iniziò ad essere impiegato anche per arricchire le ricette tradizionali, tra cui la pizza.

Tra le prime pizze “brevettate” in questo periodo ci fu la pizza marinara, a base di pomodoro, aglio, olio e origano. Una preparazione semplice ma appetitosa che i marinai napoletani erano soliti portare con sé in mare aperto.La vera storia della pizza

Ed è proprio questa pizza che, nel 1762, conquistò il raffinato palato di re Ferdinando IV di Borbone. Si narra infatti che il sovrano volle recarsi nella pizzeria di Antonio Testa, detto “Ntuono”, per assaggiare quel cibo dall’eccezionale semplicità che riscuoteva così tanto successo tra i suoi sudditi. E fu amore fin dal primo assaggio.

A un altro re è legata l’invenzione della pizza margherita, la pizza per antonomasia. Il 9 giugno 1889 Umberto I e la regina Margherita fecero chiamare a corte presso la Reggia di Capodimonte Raffaele Esposito, il più celebre pizzaiolo partenopeo del tempo. In quest’occasione speciale Raffaele e sua moglie Rosa prepararono per la coppia reale tre pizze: la più tradizionale, condita con formaggio, basilico e sugna, una marinara con solo aglio olio e pomodoro e una novità assoluta con mozzarella, pomodoro e basilico, in omaggio ai colori della bandiera italiana. Quest’ultima piacque così tanto alla regina che Raffaele Esposito la battezzò con il nome di pizza margherita in suo onore.

Da allora i condimenti si sono moltiplicati e, oltre ad aver conquistato tutta l’Italia, la pizza ha preso sempre più piede anche all’estero prima grazie agli emigranti italiani che hanno contribuito a farla conoscere ai quattro angoli del globo e poi grazie al suo sapore irresistibile.

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