A Tavola con Leggerezza
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(aggiornata il 22-10-2006) La gioia del palato e quella del benessere e della linea possono andare benissimo d'accordo: non occorre rinunciare ad una tavola accurata e variata, ma piuttosto sbarazzarsi di alcune cattive abitudini.
I momenti che dedichiamo alla tavola sono spesso guastati dalla "dietomania" dilagante e che invece è proprio la causa degli squilibri della nostra alimentazione. E, per di più, rovina quello che dovrebbe essere un momento di comunicazione e di piacere per tutta la famiglia. Nutrirsi bene, e senza perdere di vista la forma, non è difficile, anzi deve diventare l'obiettivo del nostro modo di mangiare: spesso si tratta di sbarazzarsi di qualche cattiva abitudine. Vediamo insieme quali sono i principi di base dei cinque momenti dell'alimentazione quotidiana, per nutrirsi meglio, controllando anche la falsa fame.
Niente timore per la linea: la mattina, dopo il lungo digiuno notturno, l'organismo ha bisogno di energie, che vengono rapidamente bruciate nelle prime ore di lavoro. Perché bere solo un caffé, a digiuno, che ci rende solo nervosi quando in questo momento possiamo concederci qualche piccola dolcezza? Caffé, sì, se si vuole, ma accompagnato da frollini o fette biscottate con un velo di burro e marmellata, magari macchiato con un po' di latte. Ancor più importante per i bambini, soprattutto in età scolastica, non andare a scuola con lo stomaco vuoto anche se l'emotività e la fretta li abitua da piccoli al digiuno.
Cambiamo abitudini: facciamoli alzare cinque minuti prima, riempiamo la casa di musica e facciamo loro vivere la colazione come un momento di gioia: coi loro biscotti preferiti, con una fetta di torta semplice preparata da noi, con una bella tazza di latte colorato da una cucchiaiata di cacao o con una porzione di frutta fresca o cotta.
Un segreto "spezzafame": mangiare a inizio pasto la verdura, che riempie senza dare troppo apporto calorico.
È il break atteso a metà pomeriggio. Se il pranzo è stato leggero ci si può concedere un dolcetto sfizioso: e questo diventa quasi di rigore per i bambini che hanno doposcuola molto attivi tra compiti, piscina, minibasket e via dicendo. La merenda diventa l'occasione per trasformare un intervallo in una festa; magari invitando altri piccoli amici. Con il tè, il latte, i frullati si può offrire un dolce sano e leggero, si possono preparare tartine a base di crackers e pane tostato.
Prima colazione: il momento più dolce
I dietologi non si stancano di ripeterlo, eppure molti di noi sono ancora "sordi" a questo richiamo: la prima colazione è quella che ci fa cominciare in piena energia la giornata.Niente timore per la linea: la mattina, dopo il lungo digiuno notturno, l'organismo ha bisogno di energie, che vengono rapidamente bruciate nelle prime ore di lavoro. Perché bere solo un caffé, a digiuno, che ci rende solo nervosi quando in questo momento possiamo concederci qualche piccola dolcezza? Caffé, sì, se si vuole, ma accompagnato da frollini o fette biscottate con un velo di burro e marmellata, magari macchiato con un po' di latte. Ancor più importante per i bambini, soprattutto in età scolastica, non andare a scuola con lo stomaco vuoto anche se l'emotività e la fretta li abitua da piccoli al digiuno.
Cambiamo abitudini: facciamoli alzare cinque minuti prima, riempiamo la casa di musica e facciamo loro vivere la colazione come un momento di gioia: coi loro biscotti preferiti, con una fetta di torta semplice preparata da noi, con una bella tazza di latte colorato da una cucchiaiata di cacao o con una porzione di frutta fresca o cotta.
A metà mattina: ci vuole uno spuntino
Quel senso di vuoto che diventa quasi un malessere a metà mattina, e che non di rado riempiamo con qualcosa facilmente a portata di mano e gratificante come cioccolatini o patatine, viene messo a tacere per poco tempo e in compenso abbiamo ingerito delle calorie "vuote", senza nutrimento e del tutto superflue. Uno spuntino a metà mattina va invece programmato con intelligenza ed è il naturale completamento di una buona prima colazione: una spremuta o un succo di pomodoro, e, insieme, un pacchettino di crackers o una quantità equivalente di grissini o altri prodotti simili sono lo spezzafame poco calorico che ci porterà senza fatica all'ora di pranzo.A pranzo: viva il piatto unico!
Ormai è risaputo: mangiare solo bistecca e insalata, abolendo i carboidrati e i grassi, non è il modo di mangiare più sano ed equilibrato. Per mantenersi in forma, e per di più prevenendo una quantità di malattie quasi esclusive delle società industrializzate, si deve tornare alla dieta tipica delle zone mediterranee. Meno carne ricca di tossine, e più legumi, ricchi di proteine vegetali. Più verdure, bollite o crude, condite con olio extravergine d'oliva riducendo al minimo i grassi animali e le fritture. Più pasta e riso, meglio ancora se integrali, che conditi con verdure, erbe, pesce, legumi costituiscono un piatto unico saporito e sano. Se si preferisce, il pranzo in alternativa può essere costituito da pesce, carni, formaggi, qualche volta uova e accompagnato da verdura e leggeri e croccanti sostituti del pane.Un segreto "spezzafame": mangiare a inizio pasto la verdura, che riempie senza dare troppo apporto calorico.
La merenda: quasi una festa
È il break atteso a metà pomeriggio. Se il pranzo è stato leggero ci si può concedere un dolcetto sfizioso: e questo diventa quasi di rigore per i bambini che hanno doposcuola molto attivi tra compiti, piscina, minibasket e via dicendo. La merenda diventa l'occasione per trasformare un intervallo in una festa; magari invitando altri piccoli amici. Con il tè, il latte, i frullati si può offrire un dolce sano e leggero, si possono preparare tartine a base di crackers e pane tostato.