Osterie di Roma: 5 indirizzi da visitare

di Marianna Pascarella (aggiornata il 30-06-2017)

La top 5 delle osterie di Roma dove andare a mangiare se vi trovate nella Capitale: i posti migliori per assaggiare le delizie della cucina capitolina e spendere poco

Osterie di Roma: 5 indirizzi da visitare

Non c’è niente da fare: le trattorie e osterie di Roma sono una tappa imprescindibile per chi vuole assaggiare i sapori più autentici e veraci della gastronomia capitolina. Certo, forse non saranno famose per la delicatezza o la raffinatezza delle loro portate, ma la ricchezza e l’abbondanza dei piatti che servono in tavola non temono il confronto con nessun ristorante al mondo.

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Spaghetti alla carbonara, bucatini all’amatriciana, puntarelle, abbacchio, carciofi alla romana e coda alla vaccinara – il tutto innaffiato da ottimo vino dei Castelli – sono solo alcune delle tantissime specialità che si possono gustare nelle tante osterie della Capitale.

Se sei a Roma e hai voglia di gustare la vera cucina romanesca, ecco una piccola selezione dei miei 5 indirizzi preferiti di trattorie e osterie romane: ristoranti tradizionali dove mangiare la vera cucina romana “de Roma” a prezzi modici e in un ambiente rilassato.

Flavio al Velavevodetto, Via di Monte Testaccio, 97

Il primo è Flavio al Velavevodetto, un vero e proprio monumento alla buona cucina romana che si trova nel quartiere Testaccio, uno dei luoghi più curiosi di Roma. Il monte che dà il nome al quartiere, infatti, si è creato artificialmente con lo stratificarsi dei cocci (in latino testae) di anfore e recipienti di epoca romana e il locale apre proprio una finestra su questa storia affascinante… letteralmente! Le due sale interne infatti hanno delle finestrelle che permettono di vedere proprio i cocci che compongono l’ossatura del monte e allo stesso tempo fanno entrare in sala le leggere correnti d’aria che ne percorrono le “grotte” creando una sorta di aria condizionata naturale.

Il Flavio dell’insegna è lo chef Flavio De Maio, che ogni giorno sceglie di riportare in tavola i sapori più genuini della cucina romana con piatti semplici ma buonissimi, che non trovano pari nemmeno nei ristoranti più blasonati della città. A rendere tutto così buono è la sua origine: i piatti sono rigorosamente fatti in casa, e ingredienti e vino sono quasi tutti coltivati in orti o vigne private secondo metodi centenari tramandati di generazione in generazione.

Da provare assolutamente i rigatoni alla carbonara (la carbonara più buona in assoluto della Città Eterna) e il meraviglioso tiramisù della casa.

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Armando al Pantheon, Salita dei Crescenzi, 31

Situato in una delle location più affollate e turistiche di Roma, Armando al Pantheon è un’osteria di tradizione familiare. Il locale è stato fondato infatti nel lontano 1961 da Armando Gargioli come semplice “bottiglieria con cucina”; grazie all’abilità del cuoco, però, Armando diventò ben presto uno dei punti di riferimento della buona tavola capitolina, conquistando presto romani e non con le sue specialità.

Oggi al timone della cucina c’è Claudio Gargioli, il figlio di Armando. Gli interni del locale sono stati ammodernati per rendere l’osteria più moderna e accogliente, ma i sapori sono sempre quelli della tradizione, con classici genuini e mostri sacri della cucina romana preparati a regola d’arte.

Da provare assolutamente gli spaghetti alla gricia (o meglio “alla griscia”), i rigatoni con la pajata e la torta Antica Roma, una delizia preparata con ricotta e confettura di fragole. Viste le dimensioni contenute del posto, ti consiglio vivamente di prenotare con un certo anticipo, se vuoi assicurarti un tavolo.

Da Cesare al Casaletto, Via del Casaletto, 45

Più lontana dalle solite mete turistiche c’è invece la trattoria Da Cesare al Casaletto. Situata nel quartiere Gianicolense, è una delle grandi protagoniste della scena culinaria romana grazie alla sua atmosfera accogliente e ai suoi piatti romaneschi dalla bontà stratosferica.

In cucina c’è lo chef Leonardo Vignoli, che ha saputo riammodernare una vecchia osteria di quartiere degli anni ’50 e renderla un tempio della gastronomia pur rimanendo quasi filologicamente fedele alla tradizione.

L’atmosfera è sempre accogliente e rilassante, la cucina è quella gustosa tipica delle borgate. I piatti sono tutti dei piccoli capolavori di bontà, ma ti consiglio la minestra di broccoli e arzilla, gli involtini di manzo al sugo e le polpette di bollito al pesto, tutti piatti della cucina povera e poverissima, ma così sublimi nella loro bontà che non hanno proprio niente da invidiare ai prodotti della nouvelle cuisine.

Matricianella, Via del Leone, 4

Si trova invece nei pressi della super turistica piazza di Spagna un’altra delle trattorie più famose (e buone!) della Capitale: Matricianella.

Trattoria storica nel cuore turistico di Roma, la Matricianella ti fa sentire come se fossi nel film Vacanze Romane. Il menù infatti resta fedelissimo al repertorio tradizionale della cucina romana più verace, con piatti gustosi frutto di materie prime freschissime e stagionali preparati con grande esperienza dai tre chef che ci sono in cucina.

Come vuole la tradizione di Roma ti consiglio per il mercoledì “quinto quarto”, il giovedì gnocchi, il venerdì baccalà, il sabato trippa e, per tutti i giorni, una bella amatriciana verace, che fa sempre bene allo stomaco e all’anima.

Tram Tram Di Vittorio, Via dei Reti, 46

Atmosfera rustica e bohémienne tipica delle vecchie osterie è quella che si respira al Tram Tram Di Vittorio: tavoli anni ’40, vecchie panche di legno a doghe, un bancone di legno con rifiniture cromate e tendine ricamate, tutto sembra farci tornare indietro nel tempo in questa trattoria unica in zona San Lorenzo.

Alla guida del locale le tre donne della famiglia Di Vittorio, mamma Rosanna e le sue due figlie, Fabiola e Antonella, che hanno iniziato la loro avventura culinaria nel 1991 con l’obiettivo di valorizzare in modo creativo i piatti della tradizione accostando una carta dei vini curata e interessante.

Sono due le anime della cucina del Tram Tram: quella marinara della Puglia e quella classica romana. Il mio consiglio è quello di provarle entrambe, magari passando dalle alicette dorate alla tiella di riso, patate e cozze.

E per il dopo-cena che ne dici di uno dei 5 cocktail bar migliori di Roma?

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