Organizzare un primo piatto con attenzione

di Marianna Pascarella (aggiornata il 25-03-2014)

Oggi vorrei parlarvi di primi piatti e del modo in cui possiamo organizzarli secondo due punti di vista, uno relativo alla cucina professionale, l’altro più vicino alle esigenze di chi per motivi di lavoro ha necessità di preparare un primo piatto veloce. In entrambi i casi occorrono pazienza e organizzazione, ma mentre nel primo caso l’organizzazione serve a creare perfezione, meraviglia e ricordo, nel secondo caso, l’organizzazione servirà da regola quotidiana per una corretta alimentazione, soprattutto per chi lavora e quindi conduce una vita che lo porta a stare fuori casa per tutto il giorno.

Organizzare un primo piatto con attenzione
 

Quanta attenzione metti in un primo piatto?

L’attenzione è sicuramente un concetto che va inteso in entrambi i casi che ho descritto sopra, quindi sia per la cucina professionale che per chi organizza i primi piatti per il lavoro in ufficio.

Attenzione significa tante cose, ad esempio ce ne vuole per tenere in ordine la cucina, facendo in modo che non manchino mai gli ingredienti essenziali come l’olio, il burro, l’aglio, la cipolla, i pomodori pelati, la pasta, il riso e gli odori di base (sedano, basilico e prezzemolo). Non solo devono esserci questi ingredienti di base, ma devono essere freschi, quindi l’attenzione sarà in molta parte destinata all’inventario di cosa è disponibile nella dispensa e cosa invece va acquistato al supermercato perché finito oppure perché troppo invecchiato, quindi non più fresco.

Organizza con attenzione gli accessori in cucina

L’attenzione ai primi piatti non si vede solo dalla freschezza o dalle disponibilità degli ingredienti di base nella dispensa, ma anche da come tieni organizzata la cucina rispetto agli accessori, dagli stracci alle pentole e le padelle, passando per i dosatori e tutti gli utensili da cucina come i mestoli, gli apriscatole, le centrifughe per l’insalata, i colini, i cucchiai da cucina (questi davvero molto importanti), le grattugie, i passa (e pela) verdure e gli scolapasta.

Perché gli utensili da cucina vanno cambiati periodicamente?

Credo per esperienza personale, che tenere tutto in buono stato sia più importante di quanto non sembri, perché l’organizzazione ti consente di fare prima se hai poco tempo perché lavori, e di fare bene quando ti cimenti in preparazioni più elaborate, da cucina professionale o da food blog. Una padella vecchia può essere dannosa per la salute, perché lo strato antiaderente di cui è rivestita può sollevarsi e staccarsi finendo nel cibo che stai preparando. Per evitare questo problema occorre innanzitutto evitare di lavare le padelle antiaderenti con la spugnetta dalla parte più abrasiva e poi periodicamente cambiarle con altre padelle nuove.

La stessa cosa, pure in modi differenti, riguarda tutti gli altri arnesi da cucina sia in plastica che in metallo che con il tempo sono soggetti a usura e possono rilasciare nel cibo sostanze cancerogene. Quindi, massima attenzione!

Attenzione per i tempi di preparazione e di cottura

Mi sono soffermata sugli utensili da cucina perché per me sono un aspetto molto importante da considerare rispetto alla preparazione dei primi piatti, ma di certo, entrando più nello specifico, quello che conta di più è l’attenzione ai tempi di preparazione delle singole parti della ricetta e ai tempi di cottura del primo piatto, soprattutto se di pasta o di riso. Pensate a che disastro sarebbe, accostare un sugo di pomodoro perfetto, da masterchef, a una pasta scotta o a spaghetti troppo al dente.

L’amore per i primi piatti

Questo è solo un esempio banale per dire che non bisogna distrarsi, ma in fondo se ci pensate, quando i grandi critici di gastronomia fanno visita agli chef stellati per recensirne il lavoro, molto spesso chiedono di essere stupiti con il loro piatto più interessante, e gli chef, quelli bravi, preparano gli spaghetti al pomodoro, quello che forse è apparentemente il piatto più semplice da preparare per chiunque, probabilmente il primo piatto per eccellenza nella dieta mediterranea. Perché proprio gli spaghetti al pomodoro e non un primo più elaborato?

Secondo me, perché quando il piatto è semplice, l’attenzione non è più rivolta alle fasi della preparazione, ma al piatto nella sua interezza. Quando ti concentri su qualcosa di semplice puoi astrarre dalle sue componenti e guardare al piatto con una visione d’insieme che altrimenti sarebbe difficile da conservare dovendo stare attenti a tutta una serie di altre cose.

Organizzati alla perfezione per fare le cose semplici. Questo è il senso di tutto!

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